Personale di Silvia Lotti
Domenica 5 MAggio 2019 inaugurazione della mpstra personale di Silvia Lotti alla Casa delle Culture
Inaugurazione ore 17:00 Domenica 5 Maggio 2019
UN AMORE DI SILVIA
Ammirando le opere di Silvia Lotti -artista sorprendente e imprevedibile, dalla multiforme capacità di plasmare la materia scultorea come tutti gli altri possibili strumenti, anche occasionali, capaci di contenere i segni dell’anima- , ci si sente coinvolti in quello che appare come il sentimento dominante della sua creatività: il bisogno di esprimere amore.
Un amore candido, universale, incondizionato: per le cose, vive anche quando immobili, per le persone, sempre raffigurate con gioia, per la natura, comunque avvolgente e benefica, per il creato e le sue semplici emozioni, sempre dolcemente e fiabescamente narrate.
Si, narrate: perché le opere di Silvia Lotti sono sempre dei racconti affascinanti, non mere rappresentazioni visive di un attimo, per quanto efficacemente creativo.
Da quell’attimo, che pure resta come primo riferimento del cuore, si sprigionano sentimenti e memorie, entusiasmi e sofferenze, consapevolezze e vaghezze… sempre temperate ed esaltate da innate virtù, come la dolcezza e la pazienza, grandi ed eterne salvatrici della nostra umanità.
Una grande artista naturale, nel senso della completezza e integrità dei suoi valori espressivi, che escludono ogni egocentrismo e vanità, per esprimersi sempre, e per tutti, nella forma di un dono.
Giacomo Carioti
Sin dall’inizio degli anni ’90 ad oggi il percorso artistico di Silvia Lotti è caratterizzato dal suo esprimersi creativamente attraverso diverse tecniche, dalla pittura a pennello all’aerografo, alla spatola, alle tecniche di pittura murale, al mosaico, con l’impiego di diversi pigmenti e materiali. Il suo cimentarsi in diverse modalità ha uno stretto vincolo con il suo stile creativo.
Questa premessa vale per “Il sogno della matita”, la mostra che Silvia Lotti presenta tra pochi giorni a La Spezia con opere recenti e recentissime.
Una parte della sua ampia produzione è dedicata al mondo animale, rappresentato con grande attenzione al comportamento ma non in maniera documentale, ricercando anche paralleli tra atteggiamenti e mito. Per questi soggetti l’artista ha preferito il bianco e nero, a matita e gouache, dove la precisione della linea si relaziona con le campiture acquerellate come in “Leoni”.
Per le figure umane (volti, mani, corpi) utilizza anche le matite colorate combinando infinite sovrapposizioni. Da notare l’originalità di queste raffigurazioni: non un disegno “riempito” di colore, ma costruito attraverso un lambiccato intreccio di tonalità, come quello che emerge nelle figure del suo “Nell’aria”.
Queste opere presentano, oltre ad un amore per il disegno, una poetica narrazione che ben si adatta alla Silvia Lotti scrittrice lì dove l’artista ha illustrato le sue fiabe e racconti, ma sarebbe più adatto dire, anziché “illustrato”, “integrato con disegni sulle stesse tematiche”, come avviene per “Non si sa”.
Silvia Lotti è presidente dell'Associazione "La Via del Mare". Vive ed opera principalmente a Roma, con fughe estemporanee in Sicilia e Liguria.
Silvia Lotti
Biografia sintetica
silvialotti.it@gmail.com
Nata a La Spezia il 14 agosto 1968.
Liceo Classico. Laureata in Economia e Commercio all’Università di Genova. Ha intrapreso la via artistica con l’impiego di diversi linguaggi (oltre ad una sua formazione personale, a Carrara corsi di aerografo e di formatore plastico).
Continuativa attività espositiva in Italia e in Argentina.
Dal 2009 presidente dell’associazione culturale “La via del mare”.
Vive e lavora a Roma.
Opere realizzate dagli anni ’90 in poi
Aerografo. “Grisù” (navetta Corpo Pompieri, Arsenale Marina Militare, SP). “La pietra e la colomba” (nell’ambito di “Il borgo delle porte dipinte”, Lavaggiorosso, Levanto). Diverse opere in collezioni private.
Ceramica. “Scalinata artistica” (Piazza Capellini, Manarola, SP). Realizza serie su diverse tematiche: “Sequenze”, “Sulla natura”, “Iconografie medioevali”, “Giochi e giocattoli” (collezioni private).
Murales. “La flor” (settore personale in “La Patagonia vuela”, Edificio CGC a Río Gallegos, Argentina). “I viaggi di Gulliver” (scuola “Carnevale”, Campobello di Licata, AG). Collabora agli “Itinerari Artistici” di Silvio Benedetto (Parco Nazionale delle Cinque Terre, SP).
Mosaico. Collabora alle opere di Silvio Benedetto “Ancora il sole” (Campobello di Licata, AG), “Sequenza della memoria” (Riomaggiore, SP) e “Per Empedocle” (Agrigento centro storico).
Teatro. Fa parte del “Teatro negli appartamenti”: recitazione, collaborazione a regie, stesure di copioni.
Testi. Testi teatrali: “Euridice”, “La stazione”, “Vuoi giocare con me?”, “Pelléas e Mélisande”, “La regina”, “Tempo di orologio”, “L’attesa”, “A Rosa Balistreri”. Testi poetici e di narrativa: “Le n(u)ove muse”, “Tra terre, acque e cieli”. Saggistica: “Per il Gigante di Villa Pàstine”, “Murales: sulla tecnica e non solo”, “L’Iliade mural ceramico: il linguaggio della tecnica”, “Silvio Benedetto: tecnica, virtuosismo, rigore”.
Didattica. Corsi di ceramica, vetrate e pittura su vetro, murales. Collaborazione a corsi di espressione artistica, mosaico, restauro del legno, sculture vegetali, animazione turistica, musicoterapia, teatro, didattiche alternative. Luoghi: Sicilia, Cinque Terre, Roma.
Fotografia. Opere esposte in diversi luoghi.
Video. Ripresa e montaggio. Tematiche: arte, cultura immateriale, emigrazione, ambiente. Luoghi: Italia, Germania, Argentina.
Progettazione grafica. Cataloghi e locandine d’arte.
Illustrazioni. “Mélisande tra Pelléas e Golaud”, “Faust”, “Tra terre acque cieli”. Covers di cd musicali.
Pittura, disegno, altre tecniche. Acrilico, smalto, matite colorate, tecniche miste, litografie (una sua tecnica mista, “Il volo”, appartiene alla collezione del “Museo de Arte Eduardo Minnicelli” di Río Gallegos, Argentina).
SU DI LEI HANNO SCRITTO:
Silvio Benedetto, Roberto Caponigro, Emanuele Carioti, Giacomo Carioti, Valerio P. Cremolini, Nicolò Helios Gulizia, Eduardo Yarke, Simonetta La Barbera, Edmundo Lavia, Corrado Ricci, Andrea Romoli, Giulio Scarantino.