L'incontro con il pubblico della Casa delle Culture è un momento importante di riflessione sullo stato dell'Arte, sulla società in cambiamento e sul significato della memoria per contrastare le derive nefaste della guerra, del fascismo, delle discriminazioni, della negazione dei diritti e del razzismo. 

Le opere d'arte sono la memoria del presente da tramandare alle generazioni future. Questo dialogo tra gli artisti e tra loro e il pubblico è un terreno proficuo per arricchire ciascuno/a e tutti/e. Ma non si esaurisce l'effetto nel presente perché l'opera d'arte, come qualsiasi altra espressione artistica, dal canto alla musica, dalla poesia alla narrativa, dalla fotografia alla video-installazione, è una testimonianza per il futuro. Conserva il nostro dibattito delle idee e lo tramanda al domani. Cosa sarebbe stato delle civiltà antiche se non ci fossero state conservate le opere d'arte, le epopee, i manoscritti, i papiri, le tavolette di ceramica, le piramidi, le sculture e persino le incisioni rupestri?

Possiamo azzardare di avanzare l'idea che persino il linguaggio è figlio del disegno; la calligrafia infatti è un'arte. Ma va ricordato anche che l'invenzione dell'alfabeto è stata una derivazione del disegno, per l'esattezza dal geroglifico..

Per non perdere l'occasione di far parte di questa storia, partecipate all'inaugurazione del 25 aprile 2024 alle 17:00 (in punto) presso la Casa delle Culture - Via Vittorio Emanuele II, 3/5 - 98070 Acquedolci (ME). E poi si va a cena tutti insieme, artisti e pubblico.

Buona LIBERAZIONE!